Se è vero che molti studi internazionali e le ricerche incluse in questo progetto hanno individuato alcuni fattori sociali e familiari scatenanti, è altrettanto vero che non esiste una “vocazione” ad essere NEET e che questa condizione è per lo più il risultato dell’esito sfavorevole di un percorso intrapreso in precedenza. In altre parole, diventare NEET è in ultima analisi il frutto di una delusione, del fallimento delle aspettative legate a un progetto di vita che si rivela poco affidabile.
Chi è NEET rinuncia a utilizzare proprio le abilità su cui si concentra il progetto EKS, che sono competenze di vita utili a prescindere dalle vocazioni imprenditoriali. Da questo punto di vista, la formazione e il miglioramento delle abilità imprenditoriali sono aspetti fondamentali per il recupero della resilienza dell’individuo e diventano risorse che possono essere utilizzate in tutte le situazioni della vita, non solo nello sviluppo professionale.
Essere in condizione di applicare la creatività, il pensiero critico, il coordinamento con gli altri, la gestione delle risorse umane e saper applicare un processo di problem-solving complesso contribuisce a costruire un approccio efficace valido per tutte le sfere della vita.
Il progetto EKS è in una fase avanzata: sta per iniziare la fase pilota del gioco online, creato per allenare queste abilità. Il gioco è stato pensato per i NEET ed è fortemente incentrato sullo sviluppo della mentalità imprenditoriale, ma potrebbe risultare utile a tutti i giovani che intendono affacciarsi sul mondo del lavoro, come attività volta a prevenire la “rinuncia alla vita”, che si manifesta, ad esempio, nella rinuncia al confronto positivo e attivo con gli impegni quotidiani.
Segui le attività del progetto, prova il gioco e invia il tuo feedback!
Il tuo contributo è essenziale per raggiungere l’obiettivo!